venerdì 21 dicembre 2007

Deus Invictus



Franz Altheim, Deus invictus. Le religioni e la fine del mondo antico

Lo studio della storia delle religioni rappresenta un ambito specialistico ma, poiché la religione rientra nel novero delle forze che hanno plasmato i grandi orizzonti culturali, è notevolmente importante.

Il breve saggio di Franz Altheim, pubblicato per la prima volta nel 1957, si occupa appunto di storia delle religioni, e in particolare di storia delle religioni tardoantiche. L'argomento su cui verte il lavoro del professore tedesco è il culto del dio Sole nel bacino del Mediterraneo attraverso i secoli.

Il percorso geografico e storico di questa divinità inizia dal mondo arabo e lentamente influenzerà la religione romana, già di per sé costituita da un'unione di elementi allogeni (divinità greche ed etrusche), sovrapponendosi a quello di Mithra, di derivazione indo-iranica. Testimonianze di questa religione solare sono rintracciabili nelle "Etiopiche" di Eliodoro e nei testi del filosofo neoplatonico Porfirio.

L'intricato percorso del dio Sole, nell'accurata e dotta esposizione di Altheim, si conclude con gli imperatori Aureliano, che si proclamava vicario terreno del Sole, e Costantino, spesso assimilato all'astro nascente.

giovedì 13 dicembre 2007

I Templari



Barbara Frale, I Templari

Nato dall'iniziativa di alcuni cavalieri che si erano votati al Santo Sepolcro di Gerusalemme, quello dei Templari divenne in pochi decenni l'ordine religioso-militare più potente della cristianità.

Professionisti della guerra e uomini di religione, protettori dei pellegrini in Terra Santa, i cavalieri del Tempio divennero, grazie al favore dei papi e dei re cristiani, un organismo sovranazionale attivo in tutto il Mediterraneo. L'accusa di eresia rivolta da Filippo il Bello per impadronirsi dei beni dell'ordine, indusse Clemente V a sciogliere il Tempio per evitare uno scisma della chiesa francese da Roma.

Questo studio ricostruisce la storia dei Templari avvalendosi di ricerche originali che hanno condotto anche a clamorose scoperte.

mercoledì 5 dicembre 2007

Presentazione "La guerra del Friuli"

Ricevo dalla Newsletter della LEG (5/12/2007) e comunico:

PRESENTAZIONE del libro "LA GUERRA DEL FRIULI"

La Libreria Editrice Goriziana è lieta di invitare la S. V. alla presentazione del volume "LA GUERRA DEL FRIULI, altrimenti nota come Guerra di Gradisca o degli Uscocchi" di Riccardo Caimmi (LEG, 2007), in programma martedì 11 dicembre 2007 alle 18.00 nella Sala del Consiglio provinciale, corso Italia, 55, Gorizia.

All'incontro, promosso da LEG-Libreria Editrice Goriziana con il patrocinio della Provincia di Gorizia, interverranno il professor Giuseppe Trebbi, ordinario di Storia moderna all'Università degli Studi di Trieste, e l'Autore Riccardo Caimmi.

martedì 4 dicembre 2007

Maigret e il cliente del sabato



Georges Simenon, Maigret e il cliente del sabato

La fama di Maigret, si sa, attira i tipi più bizzarri. Squinternati, per lo più, che si piazzano nella sala d'aspetto del Quai des Orfèvres e vogliono a ogni costo parlare con lui. Come Clementine la Pazza, con il suo cappellino mauve e il suo lavoro a maglia. E come Léonard Planchon, l'uomo dal labbro leporino, che da due mesi, implacabile come il destino, si presenta ogni sabato pomeriggio.

Solo che Planchon ha davvero un problema, un problema serio, e una sera - un sabato, ovvio - Maigret, che già pregustava il telegiornale e la quiche lorraine, se lo ritrova nel salotto di casa. "Voglio uccidere mia moglie Renée" dichiara, gli occhi imploranti, le mani contratte per la tensione.

Come molti uomini miti, banali e laboriosi, Planchon ha commesso un unico sbaglio: sposare una donna troppo procace e troppo sensuale. E la sua vita è un inferno. Perché una sera Renée ha invitato a cena l'amante, Roger, e a lui ha detto semplicemente: "Va' a farti un giro!". Sicuri e aggressivi come animali feroci, Renée e Roger gli stanno portando via tutto.

Maigret, che pure ne ha viste di tutti i colori, non si è mai trovato in una situazione così imbarazzante. Planchon è come uno di quei cani randagi che accarezzi per strada e poi non ti mollano più. Come se non bastasse, pochi giorni dopo scompare senza lasciare traccia. Il commissario non si dà pace. Chi, se non lui, può salvare l'uomo dal labbro leporino?

Figure del desiderio. Storia della bellezza femminile italiana



Stephen Gundle, Figure del desiderio. Storia della bellezza femminile italiana

Prima dolcemente remissive e l'attimo dopo passionali e impetuose: le bellissime made in Italy sono tutte accomunate da tratti distintivi facilmente riconoscibili, i tratti inimitabili della bellezza italiana di cui Sofia Loren e Gina Lollobrigida sono state le 'portatrici sane' per antonomasia.

Con i loro lineamenti mediterranei e le curve decise, provocanti ma tradizionali in modo rassicurante, le belle italiane hanno scardinato lo stereotipo della bellezza perfetta, diffondendo anche nei freddi paesi anglosassoni il mito della sensualità latina. L'ideale immortale di armonia e bellezza destinato a dar forma ai valori estetici e sociali dell'eterno femminino è parte integrante del patrimonio storico e culturale del nostro paese.

Stephen Gundle scatta in queste pagine una fotografia del fascino italiano tra l'Ottocento e i nostri giorni. Il suo ritratto a tutto tondo attinge alle fonti più disparate, dagli scritti di intellettuali, politici e giornalisti a dipinti, illustrazioni, film, canzoni, pubblicità e calendari, dai testi autobiografici alle interviste di alcune tra le bellissime.

Cremona. Una cattedrale, una città



Per celebrare il IX centenario della Cattedrale di Cremona, la città ha organizzato un’ampia esposizione con l’intento di illustrare gli aspetti culturali, religiosi ed economici che, nei secoli, si sono consolidati attorno all’edificio sacro, utilizzando i materiali custoditi nei tre archivi delle istituzioni cittadine: quello comunale, quello diocesano e quello camerale.

Il catalogo che accompagna l’evento è suddiviso in tre sezioni, ciascuna introdotta da un testo esplicativo. Nella prima vengono indagati l’antica biblioteca annessa alla cattedrale e lo scriptorium, un vero e proprio centro di produzione libraria in cui, tra gli ultimi decenni del XII e i primi anni del XIII secolo, vennero trascritti alcuni dei codici miniati riproposti in mostra.

Viene inoltre presentata la figura più prestigiosa legata a questa istituzione, ovvero il vescovo Sicardo, che resse la diocesi di Cremona dal 1185 al 1215.

La seconda sezione è dedicata alle memorie della storia politica e amministrativa della città, rappresentate dai documenti, dai privilegi, dai diplomi imperiali e dai registri che costituivano il fondo documentario del Comune di Cremona e che vennero conservati, dal XII al XX secolo nei matronei della Cattedrale, e che sono noti come l'Archivio Segreto; in questa sede viene rivolta una particolare attenzione ai resti del Carroccio di Milano conquistato dai cremonesi agli inizi del XIII secolo.

L’ultima sezione è infine dedicata alla vita economica che si svolgeva attorno alla cattedrale e al legame devozionale che univa le istituzioni mercantili alla chiesa. Il volume, che ospita in apertura saggi critici di noti studiosi e storici dell’arte, è completato da una bibliografia.

autori dei saggi:
Emilio Giazzi, Simone Manfredini, Valeria Leoni, Giancarlo Andenna, Mirella Ferrari.