martedì 12 giugno 2007

Gottfried Benn, Flutto ebbro



Gottfried Benn

Flutto ebbro

Composti tra il 1912 e il 1936, questi versi furono pubblicati soltanto nel 1949, quando il governo tedesco del dopoguerra ne autorizzò la diffusione.

Riprendendo la scia del pensiero di Nietzsche, Benn dà vita a una poesia ricca di pathos nichilistico e macabro, elaborando una cosmogonia basata sulla biologizzazione della storia.

La realtà materiale e l'io che la percepisce vengono ridotti dalla schizofrenia, dalla droga e dall'allucinazione a un puro succedersi di frammenti disarticolati, caotici e privi di senso, mentre il poeta, come un costruttore di ponti su fiumi che se ne vanno, cerca di tessere le sue sostanze senza trama, imperterrito dandy del nulla.

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