Marco Scovazzi
La saga di Hrafnkell e il problema delle saghe irlandesi
Hrafnkell, famoso capo islandese del x secolo, ha proibito a chiunque, pena la morte, di montare il suo cavallo Freyfaxi, consacrato al dio Freyr. La sorte vuole che sia il fedele Einarr a dover essere ucciso per aver disubbidito. E’ da un tipico “divieto infranto” che prende avvio la serie di vendette, processi, esilii, fortune ricostruite, uccisioni a tradimento che danno a questa saga il suo ritmo avvincente.
Ma è soprattutto il valore di “documento storico” a farne l’interesse: il funzionamento della giustizia, le alleanze “politiche”, le sofisticate procedure legali di un mondo primitivo, in cui comunque la legge resta dalla parte del più forte.
giovedì 14 giugno 2007
Saga di Hrafnkell
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