giovedì 14 maggio 2015

Generi della letteratura popolare. Feuilleton, fascicoli, fotoromanzi in Italia

Valentino Cecchetti
ISBN: 9788897165132Generi della letteratura popolare. Feuilleton, fascicoli, fotoromanzi in Italia
Nella storia della cultura europea, accanto ai testi alti, sono sempre esistiti testi popolari, ameni, facili. Le farse, le novelle, i poemi eroici hanno acquisito un valore letterario solo molto tempo dopo la loro comparsa e diffusione. I Generi della letteratura popolare è una storia dell’editoria popolare dal 1870 ad oggi. Il libro passa in rassegna i generi letterari di maggiore diffusione come il poliziesco, l’avventura e il rosa e si concentra sulle formule editoriali più efficaci e fortunate, dai serial in fascicoli ai fotoromanzi.

giovedì 30 aprile 2015

Dalla leggenda alla storia. Le vere origini del complotto contro i templari di Francia

Lina Sansone Vagni
ISBN: 9788875440275Dalla leggenda alla storia. Le vere origini del complotto contro i templari di Francia

L’autrice del testo, attraverso un’elaborata e puntigliosa ricerca nel passato, cerca di ricostruire quelle che furono le idee alla base dei complotti contro i Templari di Francia. Il libro può essere quindi paragonato a un giallo storico, dove il lettore viene condotto infine alla vera identità di chi, secondo l’autrice, fu il vero colpevole della sorte dei Templari.

sabato 25 aprile 2015

A difendere i cieli d’Italia ISBN: 9788897766186



Marco Petrelli
A difendere i cieli d’Italia. Racconti e testimonianze dei piloti dell’aeronautica nazionale repubblicana 1943-1945
ISBN: 9788897766186Furono oltre sessantamila le vittime civili dei bombardamenti angloamericani in Italia e ingenti i danni materiali subiti dai centri storici, artistici ed industriali colpiti. Suolo e cielo italiani erano attraversati da armate straniere. Di fronte a tanta distruzione qualcuno pensò di dover “volare per difendere i cieli d’Italia”, da cui il titolo del libro. Mossi da questo desiderio, Franco, Loris, Gino, Luigi e gli altri loro colleghi dei quali ho raccontato la storia aderirono all’Aeronautica Nazionale Repubblicana della RSI. Una missione non facile: erano consapevoli della enorme disparità di forze, ma anche di essere soldati e la divisa che indossavano imponeva loro di tutelare l’Italia e gli Italiani.

martedì 21 aprile 2015

Per i sentieri dove cresce l’erba

Knut Hamsun
Per i sentieri dove cresce l’erba
ISBN: 9788876255847
“Gelido catasto dei giorni deserti e dell’assurdità delle cose”, come lo ha definito Claudio Magris, Per i sentieri dove cresce l’erba è il diario dell’internamento in ospedali psichiatrici e sanatori a cui lo scrittore viene condannato per il suo collaborazionismo con i nazisti. Ultima opera di Hamsun, premio Nobel per la Letteratura (1920), fu scritta nel 1948, quando lo scrittore era ormai in età avanzata. Come giudicare uno Stato che si accanisce contro uno scrittore di novant’anni, lo relega per mesi in un ospedale psichiatrico per indagare sulle sue capacità mentali, provocandogli ulteriori malesseri psicofisici che lo ridurranno in fin di vita? E come giudicare Knut Hamsun che aderisce con entusiasmo al pangermanesimo nazista, appoggia l’occupazione tedesca e dopo il suicidio di Hitler nel bunker di Berlino lo definisce “figura di riformatore del più alto rango”?

Per una encliclopedia di autori classici


Giorgio Colli ISBN: 9788845905308Per una encliclopedia di autori classici
Quando, nel 1958, apparvero i primi titoli della Enciclopedia di autori classici, collana diretta da Giorgio Colli presso l’editore Boringhieri, ogni lettore intelligente si accorse che si trattava di un’impresa del tutto estranea a ciò che la circondava – ed era, per lo più, una cultura che oscillava fra Lukàcs e Gramsci. Per Colli, ciò che allora dominava era secondario e superfluo; mentre essenziale era ciò che allora appariva bandito. Anche se oggi può sembrare inverosimile, occorre ricordare che fra i nomi sospetti vi erano quelli di Nietzsche e di Schopenhauer. Ora, gli «autori classici», per Colli, erano innanzitutto gli stessi Nietzsche e Schopenhauer – e poi gli autori che essi avevano più letto e meditato: perciò i Greci, ma anche i grandi anonimi del pensiero indiano, e fra i moderni Machiavelli e Stendhal, Chamfort e Burckhardt, Spinoza e Pascal, scrittori che Colli voleva tornare a presentare senza mediazioni neutralizzanti. Cominciò così ad articolarsi (giungendo poi a ben novanta titoli in nove anni) una collana memorabile, che costruiva pezzo per pezzo un modello di cultura. Le brevi prefazioni non firmate di Colli ai volumi che gli erano più cari, qui per la prima volta raccolte, permettono di percepire con nettezza le linee di quella costruzione. Come i suoi frammenti postumi, pubblicati nella Ragione errabonda, testimoniano nella loro esuberante ricchezza la costanza e la coerenza della ricerca più segreta di Colli, così questi testi per la Enciclopedia di autori classici rivelano la stessa imponente compattezza nella sua faccia pubblica, nell’azione visibile che gli era più affine – e fu sempre, per acuta intuizione, editoriale piuttosto che universitaria.

L’emozione genealogica

emozione-genealogica-damiano
Autore: Giovanni Damiano
Titolo: L’emozione genealogica
Collana: Paganitas
Prezzo: 12,00€
Accostare la genealogia all’emozione può sembrare una eccentricità. Ecco perché occorre subito tacitare possibili equivoci. Qui non ci si riferisce affatto a quella stolida cultura delle emozioni di matrice anglosassone, già denunciata da Furedi. Piuttosto, s’intende valorizzare il significato etimologico del termine emozione che nella sua origine latina (da emovere) consiste nel muovere-da. Dunque, non solo muovere dal sapere genealogico per ricostruire la tormentata storia dell’Europa, ma consapevolezza che il muovere-da implica fatalmente un movimento mai assicurato nei suoi esiti finali, ovvero una possibile peripéteia, un brusco rovesciamento delle sorti dovuto alla potenza delle circostanze avverse, e perciò un ‘andare’ mai lineare, sempre esposto al rischio del rinnegamento e dell’oblio, eppure, al contempo, aperto alla possibilità di un nuovo inizio dell’Europa come terra della differenza. Perché appunto questa è l’Europa, vista dalle sue scaturigini indoeuropee: rigetto dell’universalismo e di ogni vis omologante-livellante, bensì custodia della differenza e del differire. E, in definitiva, negli scritti che compongono il volume, proprio questo si cerca d’indicare: i momenti che hanno visto riemergere il volto originario dell’Europa e quelli che, tutt’al contrario, ne hanno sancito la crisi, in una ‘dialettica’ conflittuale che, pur se in epoche e contesti di volta in volta diversi, è lotta feroce tra un possibile nuovo inizio dell’origine e un suo sempre possibile tradimento.