venerdì 1 giugno 2007

La commedia dell'arte




Annamaria Testaverde - Anna Evangelista

I canovacci della commedia dell'arte

È stato Ludovico Zorzi, negli anni Settanta e primi Ottanta, a lavorare sistematicamente sui canovacci della Commedia dell'Arte nell'intento di ottenerne il quadro completo a livello di inventario e di trascrizioni, e avere dunque gli strumenti per comprendere nel profondo la natura e i meccanismi del teatro "all'improvviso".

La morte dello studioso, nel 1983, ha interrotto questo imponente lavoro, ma alcuni suoi allievi hanno continuato a studiare in quella direzione. Una di loro, Annamaria Testaverde, con la collaborazione di Anna Evangelista, riunisce ora in questo volume una cospicua raccolta dei più interessanti canovacci, o scenari che dir si voglia, tutti tratti da stampe o manoscritti seicenteschi.

Sappiamo che, a partire dalla fine del Cinquecento fino a Goldoni, si recitava "a soggetto". Ma che cosa erano i soggetti? Com'erano scritti? Quali le loro caratteristiche linguistiche?

Nel presente volume ne vengono raccolti settantatre fra quelli messi in scena nel periodo d'oro della Commedia dell'Arte: il Seicento. Leggendo questi canovacci si può capire il livello culturale degli attori-autori che li scrivevano: le conoscenze dei classici da un lato, l'inestricabile gioco dei debiti e dei crediti con il coevo teatro spagnolo, inglese e francese dall'altro.

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